La Procura di Napoli Nord ha aperto una indagine sull’occupazione abusiva di appartamenti nel Parco Verde di Caivano, teatro degli stupri di due ragazzine giovanissime la scorsa estate e da tempo tra le più grandi piazze di spaccio in Italia. Nell’ambito di questa inchiesta, la stessa Procura ha emesso tre decreti di sequestro preventivo per un totale di 254 unità abitative.
Le indagini per individuare gli appartamenti e le aree condominiali indebitamente utilizzate sono state affidate a Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Sono state identificate 419 persone, indagate per invasione arbitraria finalizzata all’occupazione di pubblici edifici. Gli indagati tra l’altro non pagavano i canoni di concessione al Comune, dato che i complessi abitativi del Parco sono edilizia residenziale pubblica. Dopo la notifica dei provvedimenti, gli abusivi devono lasciare libere le aree in 30 giorni, altrimenti si procederà all’esecuzione dello sgombero in maniera coatta.
Parco Verde, la preoccupazione di Don Patriciello per gli sgomberi
“Il sequestro di 254 appartamenti occupati abusivamente è un atto dovuto della Procura di fronte a una manifesta situazione di illegalità per troppo tempo tollerata. È impensabile cacciare di casa 400 persone, tra cui tanti bambini. Dove le mettiamo?”. Così, oggi, il parroco del Parco Verde, Don Maurizio Patriciello, ha risposto alle domande dei giornalisti. Alla possibilità di uno sgombero coatto, poi, Don Patriciello non vuole pensarci neppure.
“Tra le 419 persone ci sono tantissime persone per bene, vi sono famiglie indigenti con bimbi che hanno avuto magari l’abitazione da parenti, che hanno sostenuto spese per migliorare alloggi privi di tutto, dagli infissi ai pavimenti. Se questa situazione è durata così tanti anni è per l’inerzia colpevole delle amministrazioni comunali che si sono succedute”, ha sottolineato il parroco del Parco Verde. “Certo tra gli occupanti abusivi ci sono anche i camorristi, e loro vanno cacciati, ma bisogna distinguere caso per caso”.
“Dalle 7 di oggi”, racconta Don Patriciello, “sono venute da me tante donne preoccupate per i figli, perché non saprebbero dove andare. E devo dire che ho parlato con qualche esponente del Governo che si è detto sorpreso per il sequestro e preoccupato perché la situazione potrebbe diventare esplosiva. Ci vuole una soluzione politica“, auspica il parroco. “La magistratura fa bene ad intervenire per riportare la legalità, ma non si può risolvere un problema e crearne un altro. Lo stesso ministro dell’Interno Piantedosi, quando venne alla mia parrocchia, parlando con le persone di Parco Verde, tra cui molti occupanti abusivi di alloggi, disse che era venuto per migliorare la loro condizione”.
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