Non avrebbe lasciato il quartiere come gli era stato imposto dopo il gravissimo incidente di giugno in cui aveva perso la vita il piccolo Christian. Ora, il pestaggio. Secondo le primissime ipotesi, i due episodi potrebbero essere collegati.

Una prima descrizione dei fatti

Stanotte, nella periferia ovest di Napoli, un 51enne è stato aggredito da diverse persone, fermato e colpito più e più volte fino a farlo crollare a terra, sfinito. Secondo le primissime ricostruzioni degli investigatori, sarebbero stati almeno in due a pestare G.N., l’operaio che una manciata di mesi fa aveva perso il controllo della propria vettura investendo il piccolo Christian.

Il lavoro degli investigatori

Le indagini sono ora in mano agli agenti della Polizia di Stato che avrebbero rapidamente collegato l’attacco ai danni dell’uomo con l’incidente in cui era rimasto coinvolto mesi fa. Secondo quanto riportato da altre fonti, dopo l’investimento del piccolo, all’uomo sarebbe stato imposto di lasciare il quartiere.

In seguito all’investimento, del bambino, gli inquirenti avevano sottoposto l’uomo a ogni test per appurare un’eventuale assunzione di alcol e droghe, ma niente da fare. A quanto s’ipotizza, però, il malumore e l’astio non avrebbero abbandonato il quartiere, tanto che l’episodio odierno potrebbe essere appunto una conseguenza di quell’incidente.

Ricoverato, ma fuori pericolo

Non si esclude alcuna ipotesi e niente è ancora certo, per ora. I poliziotti non hanno ancora fornito indicazioni ufficiali e continuano il loro lavoro. La vittima, dopo il pestaggio, è stata portata in ospedale: frattura del setto nasale e contusioni, per l’uomo, fuori pericolo di vita ma ancora ricoverato presso il presidio sanitario.

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