Francesco Pio Maimone sarebbe morto così, perché qualcuno ha pestato i piedi alla persona sbagliata. E’ questa l’ipotesi più accreditata, al momento, secondo gli investigatori al lavoro sul caso.
Mergellina, 18enne ucciso per aver pestato i piedi a una persona armata
Hanno pestato i piedi alla persona sbagliata. Prima alcuni momenti di concitazione, poi la tensione e lo scoppio della rissa. Quindi, la violenza che supera ogni limite: l’arma estratta, gli spari e il sangue. Sarebbe stata questa la dinamica dei fatti, secondo le ultime ipotesi degli investigatori della Polizia al lavoro sul caso della morte di Francesco Pio Maimone, il 18enne di Pianura freddato nella notte tra domenica e lunedì mentre si trovava all’esterno dello chalet Da Sasà di Mergellina. Trasportato d’urgenza all’ospedale Vecchio Pellegrini della Pignasecca, è arrivato lì già senza vita.
Il dramma e la reazione delle istituzioni
Le supposizioni iniziali sul caso della morte di Maimone sembravano convergere sull’ipotesi dell’omicidio di camorra, potenzialmente connesso con i fatti di sangue avvenuti una settimana prima sempre nella zona di Mergellina, che avevano visto coinvolto Antonio Gaetano. Con il presunto boss del gruppo malavitoso, però, il giovane Francesco Pio non c’entrerebbe nulla. Lavorava sodo in una pizzeria, si teneva lontano dai circoli sbagliati, sognava una vita libera dalla camorra. La criminalità, sfortunatamente, non gli ha lasciato scampo. Stando a quanto si apprende, infatti, Maimone non c’entrerebbe nulla con la rissa scoppiata fuori lo chalet: i colpi di pistola, insomma, lo avrebbero centrato per puro caso.
Sul problema dei crescenti episodi criminali in città e dei fatti di sangue che negli ultimi tempi si stanno verificando sul territorio si è espresso il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. “L’ordine pubblico non è competenza del Comune”, si smarca il primo cittadino. “Noi stiamo provando a dare una mano in ogni modo, con le risorse limitate che abbiamo, ma esiste un problema di presidio del territorio – soprattutto notturno – e questo va affrontato con il Ministero degli Interni“. Quando poi gli viene chiesto se rietiene che la città sia effettivamente fuori controllo, Manfredi ha risposto: “Ci sono stati omicidi, degli atti di violenza, ma da qui a dire che la città è fuori controllo… La città è controllata“.
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