Piazza Bellini a Napoli di notte resta ancora terra di nessuno. Ciò che preoccupa nell’area della storica piazza partenopea non sono solo i gruppi di giovani che si aggirano in zona annebbiati dai fumi dell’alcol, ma i giovanissimi tra i 15 e i 17 anni che una volta si e l’altra pure si muovono in massa volendo dare dimostrazione di forza attraverso gesti di inciviltà, raid vandalici e nei casi più gravi aggressioni armate anche per futili motivi nel cuore della notte.
Un grave problema, centinaia le segnalazioni
Un fenomeno quello dei gruppi di giovanissimi balzato alle cronache da anni, attraverso video e foto pubblicate a centinaia sui social dai cittadini indignati. Intanto per tornare all’attualità l’ultimo sconcertante episodio di follia si è registrato qualche sera fa all’angolo tra via conte di ruvo (strada che ospita il teatro Bellini e via Costantinopoli.
Due episodi nell’ultimo weekend
Sfrecciano a bordo dei loro scooter, sono ancora una volta neanche maggiorenni. Mostrano ai passanti le pistole provocando panico e un fuggi fuggi pericoloso. Gli agenti della Polizia di Stato sono sul posto in pochi minuti ma dei delinquenti già non resta traccia. Non resta che raccogliere le testimonianze di baristi e passanti che hanno assistito alla scena. Passano circa 24 ore e, nella notte tra venerdì e sabato, in piazza Bellini riecco le pistole. «Si è scatenato un alterco tra giovanissimi – riferiscono commercianti – All’improvviso uno di loro ha estratto una pistola e l’ha caricata, puntandola verso il ragazzo con cui stava discutendo. Quella mano che premendo il grilletto poteva provocare un episodio analogo ai fatti di piazza Municipio e del musicista Cutolo, stavolta non ha sparato.
Negozianti e residenti indignati
La polizia sta lavorando per ricostruire le due vicende avvenute a poche ore di distanza, attraverso le telecamere degli esercizi commerciali della zona. Ancora una volta tra negozianti e residenti si invocano massicci presidi nelle vie della movida napoletana, ma l’interrogativo resta lo stesso. Cosa si può fare realmente per bloccare la diffusione di armi tra i giovanissimi
