Dopo quelli in diverse aree del centro cittadino, sono finalmente partiti anche gli interventi straordinari di bonifica di piazza Di Vittorio a Capodichino. La piazza, infatti, era finita nel degrado, tra rifiuti abbandonati e accumulati, diventando tra l’altro rifugio per i senza fissa dimora. Fin dalle prime ore di questa mattina, bobcat e lavastrade dell’Asìa hanno dato il via a un’importante operazione di pulizia dell’area, realizzata in sinergia con i servizi sociali e l’Unità operativa investigativa ambientale ed Emergenze Sociali della Polizia Municipale.
Rimosse circa 20 tonnellate di rifiuti prevalentemente ingombranti; utilizzati una decina di automezzi Asìa per le operazioni di lavaggio, diserbo e spazzamento; impiegate tre pattuglie della Municipale. L’iniziativa, finalizzata alla tutela del decoro urbano, ha visto il coordinamento di Ciro Turiello e della task force voluta dal sindaco Gaetano Manfredi, in collaborazione con gli assessorati alla Polizia Locale, al Verde e alle Politiche Sociali. Nei giorni a venire, ci saranno ulteriori interventi di recupero per restituire dignità e decoro all’antica piazza a ridosso dell’aeroporto partenopeo.
La situazione clochard
In concomitanza con l’avvio delle operazioni di ripristino del decoro pubblico, in piazza Di Vittorio, Francesco Emilio Borrelli ha evidenziato la complessità della gestione dei senza fissa dimora che trovano, all’ombra del cavalcavia, un riparo. “La questione dei clochard è prima di tutto un’emergenza sociale e umana”, ha segnalato il deputato dei Verdi. “Non possiamo limitarci a spostare il problema da una zona all’altra. Serve una politica sociale seria, strutturata e di ampio respiro che vada oltre la semplice assistenza temporanea. Dobbiamo garantire un tetto e condizioni di vita dignitose a queste persone, intercettando la disperazione e offrendo percorsi di reintegrazione reali. La città non può voltare le spalle a chi è rimasto indietro. La dignità delle persone e il decoro urbano devono camminare insieme.” Il deputato ha concluso auspicando una rapida risposta delle istituzioni locali, non solo in termini di sicurezza e igiene pubblica, ma soprattutto nella messa in campo di soluzioni abitative e sociali che affrontino le radici del problema.
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