La sua è una storia controversa, soprattutto per le vicende di queste ore. Pietro Ioia garante dei detenuti del Comune di Napoli è stato arrestato questa mattina per avere introdotto e consegnato ai detenuti cellulari e droga.

Pietro Ioia, 22 anni in carcere e poi la “redenzione”

Ioia ha 63 anni, negli anni ’80 è stato arrestato per trafficante internazionale di stupefacenti. La condanna fu esemplare 22 anni di reclusione. Dopo avere scontato quasi tutta la pena Ioia esce e, cambiando totalmente vita, inizia a raccontare quello che ha vissuto in carcere e a difendere gli ospiti della casa circondariale, fondando l’Associazione Ex Detenuti Organizzati Napoletani e denunciando le condizioni di vita assurde dei carcerati in tutt’Italia. Nel suo racconto c’è anche la parentesi “Cella Zero” un racconto crudo delle torture subite dai suoi compagni di reclusione in una stanza buia di Poggioreale.

La nomina da Luigi De Magistris

Tramite la sua associazione il garante è diventato un punto di riferimento per i detenuti e le famiglie. Nel dicembre del 2019 viene nominato Garante dal sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, con l’incarico istituzionale è stato a tutti gli effetti un punto di riferimento riconosciuto non solo in ambito locale, ma nazionale.

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