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Precipita nella scarpata, poi viene sepolto dalla terra e dalla sabbia: muore operaio

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Drammatico incidente sul lavoro nel pomeriggio di ieri in un cantiere attivo per la posa di una condotta fognaria, alla periferia del comune di Rocca d’Evandro, nel Casertano ma a poca distanza dal confine con il Lazio. A perdere la vita un 53enne di Alife. L’uomo stava utilizzando con un escavatore all’interno di uno scavo, quando, per cause ancora in fase di accertamento, una porzione di terreno ha improvvisamente ceduto. Il mezzo si è ribaltato, finendo in una cavità profonda circa due metri e mezzo, travolgendo l’operaio con una massa di terra e detriti.

Nonostante il tempestivo intervento dei soccorritori del 118, giunti sul posto insieme ai Vigili del Fuoco e ai Carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca, per l’uomo non c’è stato nulla da fare.  Secondo la prima ricostruzione degli inquirenti il decesso è avvenuto al momento del crollo del terreno, come da prassi la Procura di Cassino ha disposto l’autopsia sul corpo dell’operaio

Francesco, questo il nome dell’operaio avrebbe compiuto 54 anni il prossimo 21 agosto. Solo poche ore prima, verso mezzogiorno tragedia sfiorata a Fuorigrotta, il 37enne, originario di Mugnano, impiegato regolarmente presso un’azienda di Sant’Antimo, è precipitato da un’altezza di circa sei metri. Secondo una prima ricostruzione al momento dell’incidente non avrebbe indossato alcuna imbracatura di protezione né un casco antinfortunistico. Le sue condizioni, ricoverato in codice rosso al Cardarelli di Napoli, sono apparse fin da subito serie ma non è mai stato in pericolo di vita. L’ennesimo campanello d’allarme sulle condizioni di sicurezza

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