“Napoli ha sempre guardato verso il Mediterraneo e oggi, come non mai, i Dialoghi assumono la grande valenza di essere strumento essenziale di compartecipazione, di condivisione delle scelte comuni, soprattutto in questo momento particolare dove il Mediterraneo assume il volto, le sembianze del Mare Nostrum di antica memoria. Ma soprattutto il mare che lambisce tante rive, tanti Stati diversi, Napoli riesce a proporsi come strumento di grande mediazione. E Neapolis 2500 sta contribuendo in tutto questo”. Lo ha detto all’ANSA Michele Di Bari, prefetto di Napoli e presidente del Comitato Neapolis 2500 istituito per celebrare i 2500 anni della città. Per la prima volta l’undicesima edizione dei Med Dialogues è infatti approdata nella città partenopea proprio in occasione dell’anniversario della sua fondazione. “Il ministro Antonio Tajani ha voluto che questo grande incontro si svolgesse qui a Napoli e credo che non poteva esserci in questo momento particolare, luogo più evocativo, luogo più importante dove Napoli assume davvero una grande azione, una grande forza propulsiva verso il Mediterraneo e verso i popoli del Mediterraneo”, ha aggiunto. I Med Dialogues 2025 sono stati per la città anche una sfida di sicurezza. “Ma ormai siamo abituati, attraverso una macchina ben rodata e un’organizzazione per cui io non posso non ringraziare tutti gli uomini e le donne in divisa, il questore, i comandanti provinciali dei carabinieri, della guardia di finanza, i vigili del fuoco, il volontariato, l’Asl, tutte le associazioni che qui compartecipano”, ha ricordato Di Bari sottolineando come “la città non ne abbia sofferto”. “Certamente questa parte della città è stata posta nella massima sicurezza anche per le tante personalità che giungono qui. Però sono sicuro che il popolo napoletano comprende, è così accogliente, così aperto, così geniale, creativo, che in queste grandi sfide assorbe tutto e cerca di dare il massimo di se stesso”, ha concluso.
