Per la valorizzazione di piazza Plebiscito e dei suoi spazi ipogei è arrivata la firma del Protocollo d’intesa tra le istituzioni coinvolte: dalla Prefettura di Napoli, il Fondo Edifici Culto (FEC), il Comune di Napoli, l’Agenzia del Demanio e il MiC-Soprintendenza Archeologia. “Pensiamo che questo accordo di valorizzazione di piazza Plebiscito sia per Napoli un passaggio importante. E’ un progetto partito da lontano e riteniamo che il tema della riqualificazione urbana sia strettamente connesso alla sicurezza”. Queste le parole del prefetto di Napoli, Claudio Palomba, durante l’incontro con la stampa, alla presenza del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per siglare l’accordo istituzionale per il recupero della piazza, e in particolare del colonnato.
Il progetto per piazza Plebiscito
Con la firma di questo accordo, della durata di sei anni, l’Agenzia del Demanio assume il ruolo di soggetto attuatore dell’investimento e stazione appaltante per quanto riguarda i lavori di restauro del colonnato e dei locali di proprietà del Fondo Edifici Culto. L’Agenzia, inoltre, su committenza del Comune di Napoli, darà il via alle fasi di concorso per un intervento di lighting design per valorizzare la Piazza, il colonnato e le sue quinte.
Obiettivo dell’intervento è quello di riportare alla memoria la grandezza della Piazza, carica di valore storico. Sei metri sotto la basilica di San Francesco di Paola, nel largo del Plebiscito, c’è un’altra piazza. Si tratta di un’area sotterranea di oltre mille metri quadri, che nell’Ottocento fece realizzare il re Gioacchino Murat, riqualificata di recente dal Comune e dal Provveditorato alle opere pubbliche grazie a un progetto che ha coinvolto anche l’Agenzia del Demanio, la Curia, il Fec, la Soprintendenza e la Prefettura e destinata a diventare un luogo per esposizioni ed eventi, capace di contenere fino a 300 persone.
Cittadini e turisti potranno ammirare gli archi di tufo, i resti dei palazzi ottocenteschi demoliti per lasciare posto all’ipogeo, restituito a cittadini, visitatori e turisti. La riqualificazione coinvolgerà anche monumenti come il Teatro S. Carlo e la Galleria Umberto.
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