“Avvenuta violazione della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo per i periodi di detenzione”: con questa motivazione sono stati corrisposti 7000 euro a titolo di indennizzo ad un detenuto recluso per quasi 2 anni e 6 mesi, in condizioni ritenute dalla magistratura disumane e insopportabili.
La decisione
A disporre il risarcimento all’uomo la magistratura di sorveglianza di Napoli che ha accolto l’istanza presentata da un 50enne napoletano, formulata in aula dal suo avvocato di fiducia. Il ricorso era stato presentato contro lo stato di detenzione in condizioni disumane per il sovraffollamento nel carcere di Poggioreale, lamentando la violazione della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Il giudice ha confermato il risarcimento esclusivamente per 910 giorni.
Il caso studiato nei particolari
Il magistrato di sorveglianza ha esaminato diversi elementi cruciali del caso in questione per valutare la situazione detentiva, non limitandosi alle sole dimensioni della cella ma considerando anche l’accesso alle attività ricreative, le condizioni igieniche e sanitarie, e la durata complessiva della detenzione. Sovraffollamento e mancanza di personale, necessario per assistere immigrati che non parlano bene l’italiano e detenuti con problemi psichici, sono i principali fattori che rendono insostenibile la vita in una struttura del genere.



























