“Ne*ro di merda, appena scendi dallo scooter ti rompo la testa”. Sarebbero state queste le parole che, lo scorso 29 giugno, avrebbero innescato una furibonda rissa tra giovanissimi in una altrimenti normalissima notte di movida a Qualiano, in provincia di Napoli. A pronunciare la frase, razzista oltre che irrispettosa, un 18enne alla guida di uno scooter. A quanto si apprende, nel traffico serale, il giovane (in sella con una seconda persona) avrebbe iniziato a inveire contro la vittima (un 18enne di Giuliano, in scooter anche lui in compagnia di un’amica) dopo che questi aveva protestato per la sua guida spericolata.
Tempo qualche ora e quel litigio verbale si è poi trasformato in un assalto fisico. La vittima, stavolta insieme a un amico, era in zona Piazza Rosselli dove ha incrociato nuovamente gli aggressori. Dopo un tentativo iniziale di chiarimento, la situazione è degenarata fuori controllo. Uno degli aggressori lo ha colpito con un pugno allo zigomo; quindi alla mischia si sarebbe unita una seconda persona, che avrebbe infierito con calci e schiaffi. La situazione è quindi peggiorata quando sul posto è sopraggiunta un’altra decina circa di ragazzi i quali, a turno, hanno iniziato a colpire il 18enne con pugni e caschi da moto. La vittima ha riportato un trauma facciale ed è stata trasferita d’urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Pozzuoli. Per lui una prognosi di 7 giorni. Coinvolto nel pestaggio di gruppo anche il fratello minore della vittima, appena 15enne, intervenuto nel tentativo di proteggere il 18enne.
L’esito delle indagini dei militari
Le indagini dei carabinieri di Qualiano, effettuate attraverso le analisi delle immagini dei sistemi di sorveglianza e dei video sul web oltre a quelle tradizionali, hanno permesso di identificare 4 ragazzi (3 hanno 17 anni mentre l’altro ne ha compiuti 19 qualche giorno fa) oltre al 18enne e al proprio fratello 15enne che sono tutti ritenuti responsabili a vario titolo di rissa, non escludendo altri reati al vaglio dell’Autorita giudiziaria. Sono in corso indagini per identificare tutti i soggetti coinvolti, alcuni dei quali sarebbero già stati riconosciuti grazie alla presenza di testimoni.
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