Il sacrilegio è stato declassato a semplice bravata. Il quadro con il piede sinistro del D10S del calcio è tornato al suo posto in vico Concordia, nella piazzetta dei Quartieri Spagnoli, diventata santuario a cielo aperto dedicata a Diego Armando Maradona. Siamo andati a vedere con i nostri occhi, visto che in rete volano ricostruzioni molto fantasiose, la veridicità del ritrovamento. Il quadro è lì, è stato riposizionato a pochi metri dall’immenso murale.
Dal web ricostruzioni che incendiano gli animi tra tifosi di Napoli e Roma
Ci sono tanti siti che ricostruiscono, in maniera del tutto inventata, quello che sarebbe avvenuto questa notte in vico Concordia. C’è chi mette al banco degli imputati, anzi, chi condanna i tifosi della Roma. Sarebbero stati loro, in un blitz notturno, gli autori dello sfregio al santo protettore del pallone partenopeo. Dopo la guerriglia in autostrada avrebbero fatto la Roma Napoli per venire a rubare una delle icone del santuario. Si va anche a scavare nelle chat, dove le minacce volano rapide e leggere grazie ai leoni da tastiera, dove sarebbe stata annunciata un’azione dimostrativa proprio contro il murale di Maradona. Notizie del tutto smentite dai fatti e dal racconto dei protagonisti della piazza.
Il Piede di Maradona regalato da Stefano Ceci
Ancora questa mattina il murale di Maradona è stato preso di mira da centinaia di turisti e tifosi del Napoli. La folla, poco dopo le 12 ha potuto ammirare nuovamente anche il quadro che riproduce il piede sinistro di Maradona. L’opera è stata regalata ai napoletani dall’amico di Diego Armando, Stefano Ceci.
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