Tra lo sgomento generale mima i dettagli dell’aggressione e spiega come ha tolto la vita alla sua vittima, mettendole le mani al collo. Siamo nell’aula 116, davanti alla Corte di Assise di Napoli, il protagonista è Elpidio D’Ambra, il 31enne reo confesso dell’omicidio di Rosa Alfieri. La ragazza di 22 anni originaria di Grumo Nevano, assassinata il 2 febbraio 2022. L’imputato, prima di rispondere alle domande in aula, ha messo in chiaro fin da subito di essere sotto effetto di farmaci psichiatrici e di soffrire di vuoti di memoria.

Il giorno dell’uccisione e l’effetto della droga

Nel giorno dell’uccisione della giovane Alfieri, il suo carnefice ha assunto, in un breve lasso temporale, cocaina e crack. In aula, il 31enne ha sostenuto che a fargli perdere definitivamente la testa, sia stata proprio quest’ultima sostanza stupefacente. Successivamente l’imputato racconta ai giudici l’approccio alla vittima, con la scusa di volerle far controllare il contratto di locazione. Poi le macabre sequenze, a partire dal braccio sinistro intorno al collo per trascinarla in casa.

Il carnefice chiede perdono

“Capisco il dolore del padre di Rosa e chiedo scusa a voi. So che la famiglia non mi perdonerà mai ma chiedo aiuto a voi e a Dio”. E’ con queste parole che Elpidio D’Ambra chiede perdono in aula, piangendo a dirotto. Incalzato dalle domande del pubblico ministero Rossana Esposito, sostituto della procura di Napoli nord, ad un certo punto ha sbottato in dialetto: “Ma questa che vuole, non mi lascia mai parlare“.

A fine marzo la prossima udienza

L’assassino della Alfieri, dopo la polemica con il pubblico ministero, ne ha anche per gli investigatori, sostenendo che la scena del crimine era stata corrotta dagli inquirenti e anche dai familiari della ragazza. La prossima udienza il 29 marzo prossimo, con la chiusura dell’istruttoria e la requisitoria del pubblico ministero, intenzionata a chiedere l’ergastolo per l’assassino di Rosa Alfieri.

Potrebbe anche interessarti: Fermato il piromane di piazza Carolina e via Cisterna dell’Olio

Oppure: Sassi contro le auto: il VIDEO del gruppo di giovanissimi

Segui SiComunicazione su Google News