Braccio di ferro tra il ministero della Cultura e il presidente del consiglio di indirizzo del San Carlo e sindaco di Napoli Gaetano Manfredi sulla nomina del nuovo sovrintendente del teatro.
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha rotto gli indugi e in serata ha sciolto la riserva sul Teatro San Carlo di Napoli nominando Fulvio Adamo Macciardi sovrintendente della Fondazione. Lo fa, annuncia, “su proposta del Consiglio di Indirizzo” della Fondazione che, ieri, ha indicato al Ministero l’ex sovrintendente del teatro comunale di Bologna alla guida del teatro.
E questo nonostante la scelta fosse stata presa da soli tre componenti su cinque del Consiglio di indirizzo, in una riunione di cui il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e presidente della Fondazione del Massimo partenopeo, disconosce la validità. Tanto da annunciare, a stretto giro, l’impugnazione del decreto di nomina. Manfredi ha infatti confermato la sua intenzione di presentare ricorso al Tar contro la nomina del sovrintendente in quanto “il Cdi non si è riunito formalmente”. Si profila dunque una nuova contesa, politica e giuridica, sulla gestione di uno dei più antichi e prestigiosi teatri d’opera del mondo, dopo quella che due anni fa contrappose il dimissionato Stephane Lissner, poi reinsediato dai giudici, a Carlo Fuortes. Lo strappo si è consumato ieri, quando la riunione del Consiglio di indirizzo che aveva all’ordine del giorno l’esame dei curricula dei candidati è stata sconvocata in extremis da Manfredi, impegnato a palazzo Chigi per la Cabina di regia su Bagnoli. Un’indicazione non raccolta da tre dei cinque consiglieri, i quali sono andati avanti lo stesso designando alla guida del San Carlo per il prossimo quinquennio Fulvio Macciardi.
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