Il Natale è alle porte e le botteghe di San Gregorio Armeno tornano a essere la meta preferita di turisti e passanti. Nella notte dell’Immacolata, le botteghe sono rimaste aperte fino a mezzanotte e le stradine del centro storico sono rimaste affollate fino a tarda notte. Nonostante l’evoluzione tecnologica, l’avvento di Amazon e del Natale 3.0, l’arte presepiale napoletana continua a far brillare gli occhi di curiosi e avventori.
Una tradizione antichissima, ci spiega il mastro artigiano Luciano Capuano, che continua ad affascinare da Oriente a Occidente. “Un presepe medio con statuine in terracotta costa 4-500 euro”, spiega. “La plastica? Non la usiamo: porta sfortuna”. “Questa è una serata pre-global e pre-Amazon”, commenta Gabriele Casillo, presidente di Le Botteghe di San Gregorio.
Ormai i regali si comprano via internet, ma la tradizione del presepe resiste anche nel Natale del Terzo Millennio. L’arte presepiale non si distacca dalla tradizione, ma l’attualità non sfugge mai agli artigiani locali. “Anche a San Gregorio arriva la terza dose: presepe col green pass, per sdrammatizzare la situazione e allo stesso tempo per invitare alla prevenzione e alla vaccinazione”.
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