La voce era iniziata a circolare già nella prima metà del mese, ora il profilo del petardo “dedicato” al calciatore azzurro inizia a prendere forma e fa sempre più paura.
Allarme “bomba di Kvara”
Cinquecento grammi di polvere da sparo per un potenziale esplosivo spaventoso. Ecco la presunta formula segreta della “bomba di Kvara“, il petardo di fine anno di cui si chiacchierava già da alcune settimane per i vicoli e le stradine adombrate di Napoli e provincia. L’artificio pirotecnico, che avrebbe sacrificato la componente artistica in favore di una maggiorazione del potenziale esplosivo, sarebbe in circolazione sul mercato nero, con i Carabinieri in forte apprensione per il rischio della sua diffusione.
Quella che sul mercato nero circolerebbe sotto lo pseudonimo di “bomba di Kvara” altro non sarebbe che l’ennesimo esperimento pirotecnico dedicato all’idolo azzurro di turno. Una decina d’anni fa, l’antesignana “bomba di Maradona“, seguita a stretto giro da quelle che hanno preso nome da Edinson Cavani e Gonzalo Higuain.
Il primo allarme lanciato da fuori i confini regionali
I primi a lanciare ufficialmente l’allarme sono stati, infatti, i Carabinieri di Reggio Emilia. Sul mercato locale, nonostante le ordinanze di divieto di utilizzo di petardi e fuochi d’artificio, sarebbe in circolazione anche la famigerata “bomba di Kvara”. In regione, i militari avrebbero dato il via a una strettissima attività di controllo e prevenzione, accompagnata da campagne d’informazione rivolte specialmente ai più giovani.
A Bologna, alcuni giorni fa, tre under 14 sono stati sorpresi dagli agenti a far esplodere petardi il cui uso era riservato ai maggiorenni e, quando interrogati, hanno indicato una negoziante come responsabile della vendita degli artifici. “La battaglia contro i botti illegali potrà essere vinta se si riuscirà a far comprendere che il problema è essenzialmente culturale“, fanno sapere dal comando provinciale dei Carabinieri. “In questi casi, quasi sempre gli incidenti sono dovuti a disattenzioni e non a fatalità”.
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