C’era attesa per la nuova udienza relativa ai subappalti della rete dei casalesi in Rete Ferroviaria Italiana, sul banco degli imputati l’ex socio e amico d’infanzia Nicola Schiavone. 70 anni proprio come Francesco Schiavone detto Sandokan.

E proprio in relazione all’ex reggente del clan, arrestato nel 1998 e diventato da poco collaboratore di giustizia, l’udienza del processo Rfi al tribunale di santa Maria Capua Vetere sarebbe potuta essere la prima occasione per depositare agli atti le dichiarazioni resa da Sandokan nella sua nuova veste di collaboratore. Almeno cinque per ora infatti i colloqui investigativi intrattenuti da Schiavone con gli uomini della direzione distrettuale antimafia.

Possibile il deposito delle dichiarazioni il prossimo 22 aprile

Saltato questo appuntamento l’attesa per la deposizione è rimandata al prossimo 22 aprile questa volta al tribunale di Napoli. Nel secondo filone del processo dove vengono contestati i i reati di intestazione fittizia di beni, turbativa d’asta, corruzione, riciclaggio con l’aggravante della metodologia mafiosa, e rivelazione di atti coperti dal segreto delle indagini.

Rapporti personali tra i due Schiavone

L’imprenditore Nicola Schiavone, oggi 70enne, secondo la DDA avrebbe avuto rapporti “personali ed economici” molto forti con Francesco Schiavone, al punto che avrebbe battezzato proprio il primogenito di Sandokan. Nell’udienza di ieri, uno dei consulenti della Procura ha confermato che nel 1981 nella società di costruzioni “Scen”, di Nicola Schiavone, comparisse anche lo stesso boss  come socio.

L’impreditore in aula: “Con Sandokan cresciuti insieme”

E a spazzare via ogni dubbio sui rapporti di stretta collaborazione e fiducia tra Nicola Schiavone e Francesco ci sono le stesse parole del primo. All’udienza, aperta al pubblico e alla stampa, in una pausa dovuta ad alcune normali procedure Schiavone non si sottrae alle domande dei giornalisti sul rapporto con il boss. “Non rinnego la mia amicizia con Francesco Schiavone, come potrei farlo? Eravamo amici, siamo nati e cresciuti assieme, lo ricordo quando avevamo i grembiulini. Come potrei rinnegare quell’antica amicizia?».

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