La Campania è all’ultimo posto nel rapporto tra il numero di operatori sanitari e quello di cittadini. L’allarme è stato lanciato da Salutequità che ha certifiicato che nella nostra regione ci sono 5,59 operatori del mondo della sanità ogni mille abitanti. “Questa è l’ennesima conferma che in questi anni si è perso tempo, parlando tanto, senza risolvere l’atavico problema: la mancanza di personale”. Questa la dichiarazione di Lorenzo Medici, Segretario Generale della Cisl FP.
“Aumentano i contagi non bastano le risorse umane”
“Ora che il Ministero della Salute annuncia una ripresa dei contagi da coronavirus nel nostro paese, con un aumento di ricoverati in ospedale, riemerge il problema del basso numero di risorse umane medici, infermieri e tecnici ridotti all’osso, nelle strutture pubbliche. Occorrono nuove assunzioni, occorrono fondi per le nuove assunzioni. I medici sono allo stremo dopo 2 anni e mezzo di sacrifici straordinari per coprire buchi e carenze organizzative della Regione. Bisogna muoversi, e farlo subito prima che sia troppo tardi”.
Ecco le richieste di Lorenzo Medici per la categoria
“Al tavolo della Conferenza Stato-Regioni – sottolinea il segretario generale – c’è il riparto delle risorse per il personale destinato alle nuove strutture dell’assistenza territoriale, le Case della comunità, gli Ospedali di comunità, le Unità di continuità assistenziale e le Centrali operative territoriali, con la novità positiva dello stanziamento di un miliardo in deroga al tetto di spesa.
E’ una opportunità importante per assumere, stabilizzando tutti i precari e chiamando nuovi addetti. Anche perché è l’unico modo per risparmiare centinaia di migliaia di euro che paghiamo ogni anno per la migrazione dei pazienti verso altre regioni, visto che anche per i posti letto siamo di molto sotto i 3,7 per ogni mille abitanti della media nazionale. Stiamo lavorando ad una operazione verità per sapere quanti ce ne sono e quanti sono attivi”.
La Cisl è preoccupata, perché tuttora i pronto soccorso sono affollati e va spesso in tilt il sistema di emergenza-urgenza. “Il fatto è – aggiunge Medici – che il vertice amministrativo del settore della Tutela della Salute si limita ad affermare, come se non fossero responsabilità riconducibili alla Regione, che l’elevato afflusso di pazienti è causato dall’assenza di altri servizi sociosanitari che dovrebbero soddisfare le richieste. Infatti! Il grande assente è la programmazione. E tutti questi anni – conclude il numero uno della Cisl Fp – cosa avete combinato? Solo parole in libertà per nascondere che come Campania siamo e restiamo gli ultimi, pur avendo strutture ospedaliere di grandissimo livello ed operatori con elevata professionalità che ci invidiano in tutto il mondo”.
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