La Sanità campana rischia il collasso se, entro qualche mese, non saranno rimpiazzate le figure professionali che in questo periodo hanno lasciato la professione o più semplicemente la sanità pubblica. Negli ospedali napoletani, infatti, mancano all’appello 500 medici e altrettanti tra infermieri, tecnici sanitari e operatori socio sanitari, indispensabili non meno dei camici bianchi per far funzionare i servizi di cura.
La situazione limite è al Cardarelli
All’ospedale più grande del sud, il Cardarelli, mancano 280 unità mediche, di cui 40 dell’area dell’emergenza e del Pronto Soccorso. L’assenza di queste figure professionali comporta le difficoltà a cui va incontro ogni giorno l’utenza del nosocomio.
Le cause della mancanza di medici
Sono davvero molte le cause che hanno creato questa crisi. Tra le più importanti, sicuramente, i ritmi di lavoro serratissimi, lo stress perennemente oltre il livello di guardia e le continue aggressioni di chi lavora in prima linea e che macina di media circa 300 accessi al giorno. In ginocchio anche gli Ospedali San Paolo, Pellegrini e Ospedale del Mare: anche qui mancano i medici d’emergenza e di pronto soccorso.
Problemi anche per il 118
Gravemente sguarnito di dottori anche il servizio del 118: sulle ambulanze ne mancano almeno 40, tra medici, infermieri e anche autisti. In molti, in questi ultimi due anni, si sono dimessi per passare alla medicina generale. I motivi? Dal super lavoro nel periodo clou della pandemia alle mancate gratificazioni professionali e economiche che stanno portando forse irrimediabilmente il servizio a non poter assolvere al meglio la sua funzione di diagnosi e terapia.
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