Si chiamava Saray Arias Fernandez ed era di Ponferrada, un piccolo comune della provincia di Leon, nel nord della Spagna, la ragazza di 20 anni travolta da un suv in corso Umberto a Napoli, all’altezza del civico 87. Un Range Rover guidato da un neopatentato di 18 anni, residente nell’area vesuviana. Ora indagato per omicidio stradale. La studentessa spagnola si trovava in Italia con il programma Erasmus legato all’Università Parthenope. L’incidente mortale è avvenuto intorno alle 2 di notte di questo venerdì. A nulla è servita la folle corsa in ospedale dei sanitari del 118, che pure sono intervenuti rapidamente. Troppo gravi le ferite riportate dalla 20enne, che non era sola ma in compagnia di altre due ragazze. Miracolosamente scampate al terribile impatto con il suv. Le foto del veicolo coinvolto nel sinistro mostrano il parabrezza distrutto e il cofano anteriore mal ridotto. Segno che può farci immaginare la violenza dell’impatto. Gli agenti della Polizia Municipale di Napoli, guidati dal comandante Ciro Esposito, hanno eseguito tutti i rilievi del caso e avviato le opportune indagini per ricostruire con precisione la dinamica di quanto accaduto. E’ stato il consolato spagnolo di Napoli ad informare dell’incidente il vice rettorato dell’università che a sua volta si è messo subito in contatto con la famiglia della studentessa, esprimendo «profondo dolore» per l’accaduto e il proprio cordoglio «in questi momenti di tristezza e perdita irreparabile». L’università, dice una nota dell’ateneo, «è in lutto. I nostri pensieri e il nostro cuore sono con la sua famiglia, i suoi amici e tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla. La ricorderemo sempre con affetto e rispetto».
Fondamentali per le indagini saranno le testimonianze raccolte in zona e naturalmente le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nell’area.
Siamo corsi immediatamente all’esterno e abbiamo trovato la ragazza riversa a terra, era ancora cosciente e respirava». Una delle testimonianze chiave è di Pina Ricciardi, titolare di un bar lungo corso Umberto I che al momento dell’investimento era ancora in attività. La donna ha riferito che la studentessa era intenta ad attraversare sulle strisce pedonali insieme ad alcune amiche quando è sopraggiunta l’auto che l’ha travolta». Il conducente, un ragazzo, «si è fermato subito dopo l’impatto», precisa Ricciardi. L’auto, aggiunge, «montava una targa di prova».
