Il Tribunale del Riesame di Napoli ha deciso di disporre l’immediata scarcerazione di Vincenzo Di Lauro, prima dell’arresto indiscusso capo del Clan Di Lauro con base a Secondigliano. Vincenzo, figlio di Paolo Di Lauro, era stato accusato di essere stato il mandante del terribile omicidio di Luigi Giannino, ucciso con una pioggia di proiettili il 13 giugno 2007. In aggiunta era ritenuto colpevole del tentativo di uccidere Luigi Magnetti, in compagnia di Giannino al momento dell’agguato dei killer. Magnetti si salvò in modo miracoloso. La scarcerazione di Vincenzo Di Lauro ora è stata decisa per mancanza di gravi indizi di colpevolezza nel processo. Vincenzo Di Lauro, difeso dall’avvocato Antonio Abete, è stato scarcerato nella serata di ieri, qualche ora dopo la decisione dei giudici.
L’arresto nel marzo scorso
Il 29 marzo Di Lauro era stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli nella sua abitazione di piazza Zanardelli. Ancora una volta a notificargli la misura cautelare, come le altre due precedenti volte, è stato il capitano dei carabinieri Salvatore De Falco.
Una lunga storia criminale
Vincenzo Di Lauro è ritenuto il figlio di Paolo Di Lauro con maggiore propensione alla vita criminale. Probabilmente quello con la più marcata ferocia negli affari dello storico clan. All’epoca della prima faida di Scampia era detenuto e si salvò da possibili problemi per la sua incolumità. Una volta scarcerato nel 2006, si rende fin da subito irreperibile, cominciando un’ulteriore latitanza. Periodo che però dura circa un anno, e si conclude con l’arresto avvenuto il 27 marzo 2007. Le accuse sono di associazione a delinquere di stampo camorristico. Finisce il suo periodo di detenzione nel gennaio del 2015 per fine pena. Quella delle ultime ore è la terza scarcerazione dopo l’arresto nel marzo di quest’anno.
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