Un testacoda dai mille significati. Il Lecce in piena lotta per non retrocedere in B ospita al “Via del Mare” un Napoli ringalluzzito dal sorpasso in classifica ai danni dell’Inter di Inzaghi.

Alta tensione non solo in campo ma anche per la trasferta dei tifosi partenopei in Puglia. Fra le due tifoserie non è mai corso buon sangue e poi c’è il nodo Conte. Il popolo leccese conserva ancora un certo astio nei confronti del trainer che ha il suo stesso sangue nelle vene. Era il 1997 quando Conte vestiva la maglia della Juventus e andò a segno contro i pugliesi, l’esultanza giudicata troppo esagerata ancora viene rinfacciata al Conte dei nostri giorni.

Per quanto riguarda la trasferta a fine aprile l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive ha adottato una determinazione, che dispone, tra l’altro, la misura organizzativa che consente la vendita dei tagliandi per i residenti in Campania esclusivamente per il settore ospiti e solo se sottoscrittori del programma di fidelizzazione della società sportiva Ssc Napoli (cui si aggiunge il divieto di cessione dei biglietti degli altri settori ai residenti in Campania). Identica soluzione, a parti inverse, era stata adottata il 26 ottobre del 2024 a Napoli nei confronti della tifoseria leccese.

Per garantire il rispetto delle misure disposte dall’Osservatorio, il Comitato ha quindi previsto controlli capillari. Controlli effettuati dalla Questura di Lecce con l’Ufficio anagrafe comunale per verificare l’effettiva residenza di quanti risultino nati in Campania. In queste ore questo processo ha portato all’annullamento di centinaia di biglietti acquistati da cittadini residenti nella regione Campania in settori diversi dal settore ospiti, in violazione delle disposizioni emanate dall’Osservatorio. La Questura ha ancora una volta esortato gli acquirenti di tali biglietti a non mettersi in viaggio verso Lecce.