Doveva partire ieri, 22 marzo, il cosiddetto calo-carburanti, ovvero la misura di sconti e riduzioni dei prezzi relativi a benzina, gasolio e affini ma, stando ai primi rilevamenti, nel napoletano il taglio non c’è ancora stato per davvero. I prezzi calmierati previsti dal governo come misura urgente per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina stentano a essere applicati rapidamente sul territorio, attirando l’ira di chi è vincolato a lavorare su ruote.
Penalizzati molti settori
Autisti del 118, tassisti, driver per le consegne a domicilio, ma anche pendolari e lavoratori automuniti che attendevano l’applicazione la riduzione del costo dei carburanti sono stati delusi. Mancanza di comunicazione tra aziende e distributori, parrebbe, secondo quanto detto da alcuni lavoratori. “L’sms ci diceva di far partire lo sconto dal 23”, ha spiegato il titolare della stazione Eni di via Pansini, Francesco Di Vaio, “Ma la dirigenza ci ha chiesto di abbassare da subito i costi, da ieri pomeriggio, per venire incontro ai clienti”.
Problemi di comunicazione ai distributori
“Le comunicazioni ci arrivano dalla società”, ha aggiunto Antonio Russo, benzinaio in via De Amicis “e abbiamo l’ordine di comunicare le variazioni di prezzo al Mise. Non ci è ancora arrivato nulla. Come mai? Potrebbe esserci un tempo tecnico per esaurire le giacenze”. Un carosello che manda in confusione non solo chi opera ai distributori di carburante, ma anche chi tenta di fare rifornimento.
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