Sullo scontrino della pizzeria compaiono spese di fitto, energia e gas. I rincari si fanno sentire. Tanti gli imprenditori in difficoltà spesso costretti ad aumentare i prezzi. Una scelta difficile da prendere verso i clienti e così i commercianti scelgono di giustificare gli importi pubblicando il dettaglio delle spese. E’ il caso della storica pizzeria vomerese “Gorizia 1916” di via Bernini, che ha indicato sullo scontrino le spese di gestione. Al costo di una margherita con bevanda oggi ci sono da aggiungere: 50 centesimi di gas, 1,20 euro di energia elettrica e 1,50 euro di fitto.
Una bolletta di oltre 8mila euro
Per spiegare l’aumento dei prezzi ai clienti, il titolare dell’esercizio, Salvatore Grasso – che si sarebbe visto recapitare di recente una bolletta di oltre 8mila euro – ha scelto di ricorrere all’ operazione “trasparenza”. Uno scontrino “parlante” che racconta alla clientela le motivazioni dei nuovi importi.
Le associazioni “un segnale di allarme”
Per Enzo Perrotta, presidente dell’associazione Confimpreseitalia #Napoli, si tratta di una provocazione fatta dal proprietario della storica pizzeria Gorizia “per lanciare un allarme nel caos della campagna elettorale”.
Un momento delicato per tanti imprenditori dove è richiesto l’intervento delle istituzioni per calmierare i prezzi che stanno portando tutti i prodotti a eccessivi rincari con pesanti aumenti nelle spese delle famiglie, anche per una pizza.
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