Non 4,4 gradi, ma 4,6. A poco meno di una settimana esatta dal sisma del 13 marzo, l’Osservatorio Vesuviano INGV ha ufficializzato il ricalcolo della magnitudo del terremoto che ha fatto riavvampare la paura nei residenti dei Campi Flegrei e non solo. La scossa non ha avuto un’intensità pari a quella del maggio dell’anno scorso, ma l’ha addirittura superata. 4,6 gradi sulla scala Richter, la più intensa della storia recente. La comunicazione dell’INGV, inoltre, spiega come i dati evidenzino una ripresa del sollevamento del suolo, con un valore medio preliminare di velocità media di circa 3cm al mese.
Dal punto di vista della geochimica, prosegue l’Istituto, “non si segnalano variazioni significative” dei parametri monitorati “rispetto ai tren di aumento dei flussi e di riscaldamento del sistema idrotermale già noti”. Sulla base del quadro di attività vulcanica, continua il bollettino diffuso dall’Osservatorio Vesuviano, “non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine”. Ancora fuori dai radar, insomma, lo scenario dell’eruzione; quanto ai terremoti, invece, ulteriori scosse restano imprevedibili, seppur auspicate.
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