Tutti in aula. Da oggi, infatti, c’è la possibilità di tornare a seguire le lezioni in presenza per tutti gli studenti e le studentesse che, prima del weekend, erano costretti alla didattica a distanza: unico prerequisito, l’esito negativo di un tampone. Una cosa da poco, un gesto semplicissimo, ma che pesa tanto sulle farmacie e gli hub, presi d’assalto dalle famiglie oltre che dal resto della cittadinanza, ed è così che, stamane, chi non è riuscito a procurarsi un tampone, resta a casa. Tra l’altro, è prevista anche la possibilità di effettuare tamponi gratuiti per il rientro in classe per chi è iscritto alle scuole elementari, medie e superiori: con una prescrizione ad hoc, infatti, si potrà accedere ad hub, farmacie e laboratori convenzionati ed effettuare il test senza dover pagare.
Procedure semplificate
Il ritorno in aula riporta centinaia di migliaia di studenti tra i banchi con una modifica alla regola precedentemente in vigore: l’obbligo di dad passa da 10 a 5 giorni. La procedura semplificherà la vita a scuole, studenti e famiglie, rimuovendo l’obbligo di quarantena per contatto, di fatto, almeno per chi ha il ciclo vaccinale completo.
Verso la normalità
L’apertura del ministero al ritorno tra i banchi, per la vicesindaco di #Napoli, Mia Filippone, pare un segnale positivo. “Al di là di qualche rischio, dobbiamo attenerci alle scelte del Comitato scientifico e questa decisione ha il sapore di una spinta verso la normalità”. Per una città che conta numeri importanti relativamente alle assenze e all’abbandono scolastico, la vicesindaco si è espressa con decisione. “Il nostro mantra dev’essere ‘è bene che i bambini stiano a scuola’, e che più presto cominciano, più è possibile evitare l’abbandono dell’istruzione”.
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