In arrivo nuovi chiarimenti. Misure che potrebbero finire già sul tavolo del Cdm e portare – stando alle ipotesi di lavoro che trapelano – da un lato alla revisione del meccanismo dei cosiddetti T0 e T5 (i tamponi da effettuare subito e dopo 5 giorni dal contatto con un positivo) con l’introduzione di un ipotetico T3, per accelerare il rientro in classe degli studenti. E dall’altro, per andare incontro alle richieste delle Regioni oberate dal numero di tamponi eseguiti ogni giorno, il taglio dei giorni di quarantena previsti per gli studenti. I 10 giorni che ora i non vaccinati devono attendere per rientrare in aula potrebbero diventare 7. Allo stesso modo i 7 oggi necessari per chi è stato vaccinato con due dosi da più di 120 giorni, diventare 5.
Non occorrerà esibire il test a scuola
E così via. Sembrerebbe invece meno forte l’ipotesi che prevede l’eliminazione del test obbligatorio per gli studenti over12 – vaccinati e asintomatici – entrati a contatto con un positivo. In altri termini, gli alunni delle scuole media e superiore per continuare con le lezioni in presenza, se vaccinati ed asintomatici, non dovranno più esibire l’esito negativo di un test molecolare o antigenico. A patto chiaramente che indossino mascherine Ffp2 per i 10 giorni successivi. Dispositivi questi che, a prescindere dalla soluzione finale, se ora vengono garantiti ai soli docenti o a studenti con particolari necessità, potrebbero essere distribuite gratuitamente anche ai ragazzi, grazie ad un nuovo accordo con il commissario Figliuolo.
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