L’operazione aveva avuto inizio appena due giorni fa tra i comuni di Castellammare e Gragnano. Ecco cosa hanno rinvenuto e sequestrato i militari sui Monti Lattari.
La maxi operazione dei militari: armi e droga sui Monti Lattari
I Monti Lattari costituiscono un vero e proprio uno spartiacque naturale, la cui posizione favorisce terreno fertile per le coltivazioni più esigenti in termini di luce ed esposizione: su tutte, quelle di cannabis. Se le condizioni climatiche garantiscono alla marijuana di germogliare più facilmente, da un lato, dall’altro la conformazione geografica offre alla criminalità rifugi per droga e armi quasi impossibili da scovare e raggiungere. La risposta al vantaggio ambientale è il monitoraggio continuo che i militari della compagnia di Castellammare di Stabia svolgono lungo le aree alle pendici dei monti. A loro supporto anche lo squadrone eliportato Cacciatori “Calabria” e l’occhio elettronico del drone a guida remota.
Nella comunità montana denominata “Madonna della Libera”, a Castellammare, i miltari hanno scoperto un rifugio perfettamente camuffato. A prima vista poteva sembrare un rudere abbandonato, ma in realtà è un vero e proprio bunker. Dai primi accertamenti pare che il nascondiglio sia stato progettato dalla criminalità organizzata locale per essere utlizzato come serra per la coltivazione della cannabis. Un locale servito da corrente, tra l’altro, grazie a un allaccio abusivo alla rete elettrica principale e completo di lampade, alimentatori, impianto di ventilazione nonchè di vasi con terriccio e materiale vario per la coltivazione. Un “lavoro edile” quasi perfetto se non fosse che i carabinieri della compagnia stabiese monitorano costantemente quelle zone e le persone di interesse “investigativo”. In un’area demaniale, i Carabinieri hanno rinvenuto 207 piante di cannabis indica dall’altezza media di un metro e mezzo. Le piante sono state campionate e distrutte sul posto.
L’arresto
Anche questa volta, nel secondo giorno consecutivo, i Carabinieri hanno effettuato un arresto e sequestrato droga. A finire in manette per detenzione illegale di armi e detenzione di droga a fini di spaccio S. E., 33enne di Gragnano già noto alle forze dell’ordine e ritenuto contiguo al clan Afeltra-Di Martino. I militari hanno perquisito la sua abitazione e lì hanno rinvenuto e sequestrato una pistola lanciarazzi calibro 22 completa di caricatore per capsule di innesco, poco più di 31 grammi di marijuana, un bilancino e materiale vario per il confezionamento dello stupefacente. L’arma, utilizzata solitamente per lanciare “segnali di aiuto”, sarà sottoposta ad accertamenti balistici. L’arrestato è in attesa di giudizio.
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