Da oggi riprendono le somministrazioni a tappeto in tutta Italia. C’è però l’incognita delle diserzioni nonostante le rassicurazioni. Si moltiplicano quindi le voci che chiedono una strategia informativa istituzionale per convincere gli italiani a vaccinarsi e che vedrebbe politici e ministri utilizzare il vaccino Astrazeneca.
MA INTANTO, COSA SUCCEDE A CHI RIFIUTA IL VACCINO?
Dopo il pronunciamento dell’Ema, chi rinuncia a un vaccino considerato ufficialmente sicuro rischia di scorrere a fine lista. Sia nel caso che non si presenti ad un appuntamento già prenotato, sia nel caso non si prenoti entro la scadenza prevista per la propria categoria, che sia una fascia d’età oppure professionale, come gli insegnanti. In concreto vuol dire che chi non si presenta o non fa domanda potrebbe essere vaccinato tra vari mesi. Solo quando la disponibilità dei vaccini non sarà più un problema e quando le categorie più fragili e più esposte al rischio saranno state vaccinate potrebbe infatti rientrare in gioco chi decide di rinunciare ad AstraZeneca.