Il Governo è stato costretto a rivedere il piano vaccinale in Italia a causa dei ritardi e dei tagli alle consegne da parte delle case farmaceutiche. “Questi tagli faranno slittare di circa quattro settimane i tempi previsti per la vaccinazione degli over 80 e di circa 6-8 settimane per il resto della popolazione”, ha annunciato il viceministro alla salute Pierpaolo Sileri.
Cambia il calendario
A fine gennaio, oltre ai richiami delle somministrazioni al personale sanitario e agli ospiti delle Rsa, sarebbe dovuto toccare agli over 80. Ora gli anziani dovranno attendere almeno altre quattro settimane per poter ricevere la prima dose. Il Governo ha dovuto quindi modificare il calendario delle vaccinazioni.
Over 80, quattro milioni di cittadini da vaccinare al più presto
La priorità ora verrà data ai richiami, poi, come ha sottolineato Sileri, “solo fra due settimane, quando verosimilmente ci sarà stata l’approvazione del vaccino di AstraZeneca e Pfizer tornerà a fornire a pieno regime le dosi previste, avremo a disposizione tre vaccini, insieme anche a Moderna, che ci consentiranno di completare la vaccinazione per medici e infermieri e cominciare con gli over 80. Confido che il ritardo possa essere colmato più avanti. È questa la tabella di marcia. E stiamo parlando di 4 milioni e mezzo di cittadini, che potremo considerare immunizzati dal Covid soltanto due settimane dopo che avranno ricevuto la seconda dose”. Slitta quindi almeno ad aprile il vaccino anche per le altre categorie previste come over 60, insegnanti, forze di polizia e persone con comorbilità.
Gravi gli effetti del ritardo
Un ritardo nella vaccinazione di 20 milioni e 800mila italiani. Gravi gli effetti dei ritardi per Giorgio Palù, presidente di Aifa: “Siamo nella fase di massima espansione del virus perché siamo in inverno. Bisognava proteggere 4 milioni e 400mila over 80. Se si ritardano le vaccinazioni, questa fascia di popolazione è maggiormente esposta”.