L’azione delle attiviste e degli attivisti del comitato Mare Libero è andata in scena ieri mattina a Posillipo, tra la sorpresa e lo sconcerto di turisti e residenti.
Nuova protesta per il comitato Mare Libero
Con l’inizio ufficiale dell’estate e con le temperature in aumento, la prospettiva del bagno a mare torna man mano a farsi più allettante. A Napoli, però, la situazione resta complicata, per la gestione delle spiagge libere a ingresso contingentato disposta dall’Autorità Portuale del Comune in accordo con i concessionari. C’è da prenotarsi con almeno un giorno d’anticipo per assicurarsi un posto alla Gaiola, così come al lido delle Monache e al bagno Donn’Anna e, in caso di posti terminati, c’è poco da fare. Un disagio per tanti, tra residenti e soprattutto turisti, che troppo spesso arrivano impreparati ai cancelli presidiati delle cosiddette spiagge libere della città.
A sottolineare l’incoerenza dell’avere spiagge libere su prenotazione, come anche la gravità della cosa, sono stati gli attivisti del comitato Mare Libero. Arrivando a Posillipo da mare a bordo di canoe e da terra, le attiviste e gli attivisti hanno messo in atto una protesta a suon di cartelli, cori e striscioni, rivendicando il diritto di accesso alle spiagge e alla battigia e andando all’arrembaggio dei lidi privati. Tra la sorpresa di chi ha dovuto mettere mano al portafogli e chi, da turista, non ha idea della situazione, i membri del comitato hanno invaso il bagnasciuga a ridosso di palazzo Donn’Anna e hanno dato voce al dissenso popolare. La richiesta, sempre la stessa: un mare libero che sia veramente libero e gratuito, per tutte e tutti.
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