“Il fatto non sussiste”. Questa è stata la formula con cui il giudice del Tribunale di Napoli Nord ha assolto gli imputati nel processo partito dopo la morte di Stefano Basile, avvenuta nel 2016. Nove anni fa, a Casoria, il dipendente di Casoria Ambiente – società partecipata del comune della periferia nord di Napoli – aveva perso la vita mentre era al lavoro, rimanendo schiacciato dall’autocompattatore a bordo del quale prestava servizio come addetto alla raccolta dei rifiuti.
Diversi gli imputati nel processo per omicidio colposo partito al termine delle indagini. Su tutti, il presidente e amministratore unico di Casoria Ambiente spa, Vincenzo Auricchio, ma anche la stessa società. Con loro, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione Remo Tamantini, il responsabile dell’area tecnico-operativa Antonio Isoldo e l’autista Giuseppe Russo. Tutti assolti dalle accuse per cui erano stati indagati. Oltre a questa sentenza, il giudice ha anche disposto il dissequestro e la restituzione di quanto ancora si trovava sotto sequestro penale.
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