Non sarà più necessario che l’occupazione offerta sia “congrua”, chi rifiuterà il lavoro offerto perderà subito il Reddito di Cittadinanza. La scure contro il provvedimento voluto dai 5 Stelle è arrivata come annunciato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in campagna elettorale.
La stretta, come funziona
Chi rifiuterà un’offerta di lavoro perderà l’assegno anche se questa non dovesse essere congrua, cioè affine per genere e territorialità. Questa la decisione del Parlamento. La proposta di lavoro non dovrà più considerare le competenze del candidato o la distanza del luogo di lavoro dal domicilio e i tempi di trasferimento (entro 80 chilometri e raggiungibile in 100 minuti con mezzi di trasporto pubblici). Vale a dire non ci sarà la possibilità di dire no all’offerta di lavoro anche se dovesse arrivare per un lavoro a Bolzano o a Sassari.
Reddito, la stretta sui furbetti
C’è anche un’altra novità. Il Reddito nell’anno 2023 sarà erogato al massimo per 7 mesi a tutte le persone considerate “occupabili”. C’è un’unica eccezione quella per le famiglie con figli, con disabili a carico e gli ultra sessantenni. Altro obbligo per i percettori che hanno un’età compresa tra i 18 e i 29 anni è l’obbligo scolastico. Se non hanno concluso il ciclo di istruzione obbligatorio per poter continuare a percepire l’assegno dovranno frequentare necessariamente dei corsi di formazione.
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