Gli hanno offerto un milione di euro per chiuderla lì ma lui ha detto no: «La vita di mio figlio non ha prezzo, voglio prima verità e giustizia». Così si apre la lunga intervista a Roberto Battiloro, papà di Giovanni, una delle 43 vittime del crollo del ponte Morandi, al Corriere della Sera a firma di Andrea Pasqualetto.
Battiloro, consulenza con un pool di ingegneri
Oggi il secondo incidente probatorio nell’ambito del procedimento per il disastro con gli avvocati dei 71 indagati, quelli di Autostrade per l’Italia (Aspi) e Spea, i periti del giudice, i consulenti delle difese, i magistrati. E anche Roberto, con sua figlia Laura e l’avvocato Antonio Cirillo che li assiste come parti offese. Fra i pochissimi parenti delle vittime presenti in aula, Battiloro è il solo ad aver prodotto una consulenza di parte, con un pool d’ingegneri che hanno già depositato le loro conclusioni.