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Stupri di Caivano, Varriale e Mosca cercano il concordato in appello

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Già condannati in primo grado per gli stupri al Parco Verde di Caivano, i due maggiorenni parte del branco degli orrori sono arrivati ieri alla Corte di Appello di Napoli. Dopo che il 5 luglio 2024 il Tribunale di Napoli Nord aveva condannato Varriale e Mosca a 12 anni e 5 mesi e 13 anni e 4 mesi di reclusione, l’intenzione dei loro difensori, in sede d’Appello, sembrerebbe quella di voler cercare uno sconto della pena.

Gli avvocati Dario Carmine Procentese e Giovanni Cantelli, legali rispettivamente di Giuseppe Varriale e Pasquale Mosca, hanno richiesto un rinvio per poter parlare con i loro assistiti. Obiettivo, appunto, quello di valutare un “concordato in appello”: una specie di patteggiamento con la quale le parti, facendo rinuncia all’assoluzione, rideterminano con la Procura Generale una riduzione della sentenza. Prossima udienza sul caso il 3 aprile, a un anno e otto mesi dalla scoperta dell’orrore e dell’inferno avvenuti tra le rovine dell’ex centro sportivo Delphinia.

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