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La radio compie 100 anni: convegno alla Federico II

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Torna a Napoli la seconda edizione di “Suoni e visioni della radio 2024: 100 anni di emozione tra passato, presente e futuro”. Il convegno si è tenuto il 5 novembre allo storico Complesso dei SS. Marcellino e Festo di Napoli. Un incontro che ha visto dialogare editori, radiofonici, professionisti, voci della radio e studiosi del medium con gli studenti partenopei. L’obiettivo dell’evento è stato quello di analizzare le origini, le sfide e i progetti futuri di un medium antico ma sempre capace di adattarsi ai cambiamenti sociali e culturali in corso.

La professoressa Dora Gambardella, Direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha aperto il dibattito con i saluti istituzionali. Ospiti di grande rilevanza hanno contribuito al dialogo con gli studenti sul futuro della radio. In particolare, i volti di Rosario Alfredo Donato, direttore generale di Confindustria RADIO Televisioni, Mihaela Gavrila, professoressa di Entertainment and Television Studies presso l’Università di Roma “La Sapienza”, e Savino Zaba, autore, conduttore televisivo e radiofonico RAI.

“La radio è il medium più antico, ma anche il più capace di trasformarsi, in funzione dei cambiamenti sociali, culturali, tecnologici- ha commentato il professore Lello Savonardo, coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Comunicazione pubblica, sociale e politica alla Federico II- la radio si è adattata allo scorrere del tempo e ha vinto tutte le sfide poste dall’evoluzione tecnologica, perché in essa l’uomo è centrale e, attraverso la voce e la sua profondità, l’uomo riesce a comunicare sé stesso agli altri utilizzando un mezzo che in qualche modo è diventato centrale in tutte le forme di comunicazione”.

Successivamente, Rosario Alfredo Donato, direttore generale di Confindustria RADIO Television, ha evidenziato: “I dati economici del settore sono abbastanza confortanti come lo sono anche gli ascolti La radio continua ad avere uno zoccolo duro di ascoltatori molto importante. I dati che andremo oggi a illustrare con gli studenti della Federico II ci dicono che il settore sta recuperando i dati ante pandemia. È un settore maturo, come quello della televisione, ma non potremo mai pensare a delle grandi fughe in avanti a livello di fatturato. Il mercato tiene, gli ascolti tengono, ma non dobbiamo abbassare la guardia”.

Il dibattito è stato alimentato dalla presenza di giovani studenti universitari che hanno presentato i laboratori creativi Osservatorio Giovani, F2 RadioLab e Audiovisual Napoli Hub. I ragazzi hanno raccontanto la loro esperienza come speaker, autori e registi radiofonici descrivendo i vari programmi da loro realizzati.

Di Sabrina Valenti

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