Momenti di tensione in via Egiziaca a Pizzofalcone, nella notte, dove in seguito allo sgombero delle abitazioni occupate al civico 35, gli abusivi sarebbero insorti in protesta.

Agitazione nella notte in via Pizzofalcone

La situazione in via Egiziaca a Pizzofalcone continua a essere molto complessa. Dopo l’intervento di ieri mattina delle forze dell’ordine, che hanno dato esecuzione all’ordine di sgombero delle abitazioni occupate all’interno del civico 35, gli occupanti abusivi degli interni incriminati si sarebbero ribellati. Continuano a inveire contro gli agenti e a manifestare per tutto il quartiere per poter rientrare nelle case che, ormai, occupavano da anni.

Dopo l’azione congiunta di Polizia e Carabinieri, stanotte gli abusivi sono entrati nella chiesa di Pizzofalcone abbattendone il portone d’ingresso e ne hanno occupato gli interni: alcuni si sono accampati sulle scale e nell’androne, altri, invece, si sono sistemati nel cortile del palazzo sgomberato, aggirando il varco presidiato dalle forze dell’ordine.

La denuncia del consigliere Borrelli

“Vogliono far prevalere le loro ragioni quando di ragioni non ne hanno nemmeno una valida, dato che hanno per anni commesso degli abusi, avallati dai clan, togliendo ai legittimi assegnatari e alla povera gente la possibilità di godere di un loro diritto”. Queste sono state le parole del consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, che hanno seguito la denuncia delle proteste degli occupanti abusivi di via Pizzofalcone.

“Le operazioni devono proseguire, è tempo di ripristinare la legalità in questo palazzo che era diventato simbolo del potere camorristico e che ora dovrà divenire emblema della giustizia. Pizzofalcone dovrà essere solo il punto di partenza di un lungo percorso contro gli abusi ed i soprusi. Un percorso che sembrava non dovesse essere mai tracciato ed invece dopo le nostre denunce, dopo essere stato minacciato, aggredito ed investito, finalmente si cominciano ad ottenere i primi risultati. Non sarà una vittoria fino a che non si proseguirà fino in fondo in tutta la Campania“.

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