Il corpo senza vita di un classe ’96 è stato ritrovato da pochissimo a Marigliano, in provincia di Napoli, in via Duchessa. Al momento sono in corso i rilievi scientifici del caso sul corpo semicarbonizzato e la dinamica resta ancora tutta in fase di ricostruzione.
Dal ritrovamento alle prime ipotesi
Paura e sconcerto, stamane, nell’estrema periferia nord di Napoli, dopo il ritrovamento alle spalle di un casolare in stato di abbandono del corpo senza vita di un uomo classe 1996. Il corpo della vittima, ritrovato alle spalle della struttura al limite del fatiscente era semicarbonizzato: nell’aria, a diverse ore di distanza, era ancora forte l’odore di benzina. Sul posto, gli agenti del commissariato di Nola, i Carabinieri di Castello di Cisterna e la Scientifica, che hanno dato il via alle indagini, attualmente ancora in corso.
Nessuna pista è stata già esclusa dagli investigatori che, intanto, sono riusciti a identificare il giovane e a contattarne i parenti. Proprio la segnalazione di questi ultimi, che non avevano notizie del 27enne da ieri sera, è stata fondamentale in una prima fase di identificazione del corpo senza vita. Omicidio, suicidio: tutte le piste restano aperte, per gli inquirenti. Nei pressi del corpo, una vettura, automobile a bordo della quale, verosimilmente, la vittima sarebbe arrivata in loco. A pochi passi dal veicolo, poi, una tanica di benzina.
Il dolore dei parenti della vittima
La comunità di Sant’Anastasia, comune vesuviano di origine del 27enne, intanto, si è stretta nel dolore. Secondo alcune indiscrezioni, il giovane, di professione pasticciere, non sarebbe rientrato in casa dopo il turno di lavoro. La sua famiglia, tra l’altro, aveva già dovuto affrontare una seconda, terribile perdita: quella del padre del 27enne, venuto a mancare appena lo scorso anno. Problemi sentimentali, vociferano alcuni, avrebbero gravato ulteriormente sull’animo già provato dell’uomo, tanto che non pare inverosimile che qualcosa sia andato storto, a un certo punto, e l’uomo abbia scelto di andarsi a rintanare dietro quello sperduto casolare isolato al confine tra Marigliano e Polvica e, lì, abbia messo il punto finale alla storia della sua esistenza.
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