“Gioie violente hanno fini violente”, scriveva Shakespeare. Peccato che il Romeo di turno, stavolta, non fosse chi diceva di essere.
Una lovestory nata sul web
Era nata sui social, la relazione tra la vittima e il suo stalker. Una relazione come tante, sbocciata nella gioia e nell’euforia. A fiorire, però, non è stato un futuro radioso, bensì mesi da incubo, in cui lei, ancora minorenne, si era trovata assogettata, schiacciata psicologicamente dalla gelosia possessiva e malata del suo fidanzato virtuale. Un attaccamento morboso, patologico, che si è tradotto in poco tempo in minacce: “Ti uccido, ti sciolgo nell’acido“.
Le indagini e il processo
In seguito alle minacce e al declino dello stato di salute della figlia, la famiglia della giovane vittima ha sporto denuncia e da lì sono partite le indagini. Poco tempo fa, la svolta, la più inaspettata: lui, che sui social si faceva chiamare Raffaele, in realtà non era chi diceva di essere. Ad aver preso il controllo della vita della ragazzina, un’altra giovane poco più grande di lei, minorenne all’epoca dei fatti.
Lo scorso giovedì, 23 dicembre, l’udienza preliminare davanti al Tribunale dei minori. Lì, l’unica imputata, difesa dall’avvocato penalista Matteo De Luca, ha ammesso le sue responsabilità. In risposta, il giudice le ha concesso una messa alla prova di tre anni: se in questo periodo terrà una condotta irreprensibile, le accuse cadranno e potrà rifarsi una vita.
La statistica
L’accusa mossa nei suoi confronti dal PM Emilia Galante Sorrentino, magistrato in forze alla Procura guidata da Maria De Luzenberger, è di stalking. Non un caso isolato ma l’ennesimo episodio che conferma una tendenza preoccupante, quella di un aumento spropositato dei casi di crimini telematici. Il cyberstalking, assieme al cyberbullismo, rappresenta la nuova frontiera dei reati digitali che le vittime faticano a denunciare. Secondo le cifre riportate nell’ultimo Rapporto Italia 2022 Eurispes, truffe informatiche, identità false e furto di identità sono al primo posto nella classifica dei crimini compiuti sul web, seguiti a stretto giro proprio dal cyberstalking, le cui vittime predilette sono i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni.
Potrebbe anche interessarti: Napoli, movida delle feste fuori controllo: a rischio il 31 dicembre
Segui SiComunicazione su Google News