60 giorni di chiusura dell’attività. E’ quanto è stato disposto dal Questore di #Napoli, Alessandro Giuliano, su proposta della Sezione Operativa dell’Arma dei Carabinieri di Torre Annunziata.
L’operazione dei Carabinieri
Lo scorso 12 aprile, i militari della locale Compagnia Carabinieri assieme ai finanzieri del Gruppo Operativo Antidroga della Guardia di Finanza di #Napoli, avevano arrestato due persone all’interno del locale in via Vittorio Veneto. Tra questi il gestore: Alfonso Contieri. Erano stati infatti trovati in possesso di 6,6 kg circa di cocaina, una pistola cal.9×21, con matricola punzonata e completa di caricatore con 10 cartucce, e altre 61 cartucce (di cui 38 a salve).
Durante le indagini le Forze dell’Ordine hanno poi accertato che il ristorante era utilizzato come base logistica per attività criminose. E’ perciò scattato il provvedimento “finalizzato a scongiurare un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini”.

“Paghiamo gli errori di nostro padre”
La notizia della sospensione delle attività del locale si è presto diffusa in città. Il ristorante è infatti molto noto. Così i figli di Contieri hanno pubblicato sulla pagina ufficiale Facebook del locale un lungo post dove si dicono estranei alle attività criminali del padre e annunciano la chiusura del ristorante. “Ci teniamo a precisare – si legge nel post – che gli errori commessi da nostro padre sono e verranno giudicati da un giudice nella misura in cui egli ritenga più opportuno, ma tali errori non è giusto che ricadano su noi figli e sulla nostra famiglia totalmente estranea ad ogni tipo di vicenda. Questa attività permetteva a noi figli e alle famiglie dei nostri dipendenti di portare il pane a casa e di preservare la dignità che ognuno di noi ha il diritto di avere“.
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