È accusata di aver sottratto ingenti somme di denaro dai conti correnti attraverso la cosiddetta tecnica dello spoofing la banda di truffatori smascherata e sgominata dai carabinieri di Giugliano in Campania, sotto il coordinamento della Procura di Napoli Nord (sostituto procuratore Cesare Sirignano).
L’operazione si è conclusa con undici arresti: per dieci indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre per uno sono stati concessi i domiciliari.
La ricostruzione degli inquirenti
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i malviventi contattavano telefonicamente le vittime fingendosi operatori del loro istituto bancario. Con questa modalità riuscivano a ottenere informazioni riservate oppure a convincere gli ignari correntisti a effettuare operazioni a vantaggio dell’organizzazione criminale, che acquistava i dati sensibili dal dark web.
Le accuse per gli indagati
Agli indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, truffa, ricettazione e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dal contante. L’indagine — condotta con la collaborazione di American Express, Leroy Merlin e di diversi istituti di credito, tra cui Poste Italiane, PayPal, Intesa Sanpaolo, UniCredit e BNP — ha permesso di ricostruire nel dettaglio il modus operandi del gruppo, attivo principalmente tra i comuni di Giugliano in Campania e Napoli.