La bara bianca è uscita dal chiostro di Sant’Agostino a Gragnano è stata accompagnata dagli applausi degli amici di una vita, seppure breve. Alessandro, il ragazzo di 13 anni morto il 1 settembre dopo essere precipitato dal quarto piano della sua abitazione in Lamma, è stato salutato in maniera privata. Con lui i parenti e i compagni di scuola.
Il lutto cittadino a Gragnano
Per la giornata di oggi il sindaco della cittadina della costiera sorrentina, Nello D’Auria, ha proclamato il lutto cittadino fino alle 14. I concittadini del ragazzo, con i commercianti, le organizzazioni politiche e sociali, i gruppi sportivi sono stati invitati a esprimere la loro partecipazione alla tragedia cittadina sospendendo ogni attività in segno di rispetto e raccoglimento.

Le indagini continuano
Intanto proseguono le indagini. Quello che inizialmente sembrava essere un incidente legato a una tragica fatalità ha preso tutt’altra direzione. Secondo chi sta indagando c’è il reato di istigazione al suicidio. Per questo sono indagate 6 persone, 2 maggiorenni e 4 minorenni che avrebbero perseguitato il ragazzo con messaggi in chat in cui lo invitavano a uccidersi, lo minacciavano di morte e lo insultavano. Il tutto per avere lasciato una ragazzina del gruppo ed essersi fidanzato con una nuova coetanea. Proprio da un messaggio inviato alla nuova fidanzata è partita l’indagine.
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