Dopo l’Università “Federico II”, stamattina è stata la volta del “L’Orientale”. Studentesse e studenti dell’ateneo, insieme con i collettivi universitari, hanno dato il via a un’occupazione anche a Palazzo Giusso, a sostegno dell’iniziativa già intrapresa ieri sera a Porta Di Massa. Tutto, ancora una volta, per rilanciare il messaggio di cui da tempo anche i membri della comunità accademica si fanno portavoce: all eyes on Gaza, tutti gli occhi puntati su Gaza. L’attenzione è alta, in questo momento, con le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla che, stanotte, hanno lasciato le acque internazionali per avvicinarsi sempre di più alla loro meta: le coste palestinesi.
“Ci incontriamo a Porta di Massa occupata per un’assemblea pubblica alle ore 12:00 in vista delle mobilitazioni che attraveseranno il paese ed il mondo intero per la cessazione del genocidio al fianco della Global Sumud Flotilla!”. Questa la nota, diffusa a mezzo stampa in nottata da attiviste e attivisti, dopo l’occupazione della sede dell’ateneo federiciano. “Costruiamo la partecipazione studentesca a questo momento storico per la liberazione della Palestina, l’isolamento di Israele e la fine di ogni complicità con chi sta portando avanti un genocidio!”.
Per questo pomeriggio, invece, collettivi e organizzazioni riunite nella Rete Napoli per la Palestina hanno dato appuntamento alla società civile in piazza Garibaldi alle ore 17.00 per una nuova manifestazione per Gaza. In supporto al viaggio della Flotilla, ma anche “verso lo sciopero del 3 e la manifestazione a Roma del 4 ottobre”, come recita la locandina dell’appuntamento ricondivisa da tantissimi in rete in questi minuti.

Le posizioni dei vertici del Governo sulla Flotilla
“Leggo con stupore le parole della Flotilla che mi accusa di considerare “un pericolo” civili disarmati e navi cariche di aiuti. La verità è semplice: quegli aiuti possono essere consegnati senza rischi attraverso i canali sicuri già predisposti. Insistere nel voler forzare un blocco navale significa rendersi – consapevolmente o meno – strumenti di chi vuole far saltare ogni possibilità di un cessate il fuoco. Perciò risparmiateci le lezioni di morale sulla pace se il vostro obiettivo è l’escalation. E non strumentalizzate la popolazione civile di Gaza se non vi interessa davvero il loro destino”. Questo il commento affidato ai canali di comunicazione digitali dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni sull’avvicinamento delle imbarcazioni alle coste di Gaza.
“Flotilla? Spero che nessuno cerchi lo scontro”, ha fatto eco alle parole della presidente Meloni il ministro alle Infrastrutture e vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini. “Un conto è manifestare le proprie idee, altro pensare di entrare illegalmente in acque internazionali in una zona di guerra: ovviamente non è né saggio, né prudente. Mi sembra che il messaggio che gli organizzatori volevano mandare sia stato mandato, un altro paio di maniche se uno cerca l’incidente diplomatico, lo scontro, la guerra: mi auguro che non sia così, facciamo di tutto per tutelare ogni vita umana”. E ancora: “Tornino indietro, non si mettano a rischio”, in riferimento all’attraversamento del confine tra le acque internazionali e quelle dove le imbarcazioni della Flotilla sono più a rischio di intercettazione da parte dell’esercito israeliano.
Potrebbe interessarti anche: Attivisti pro Palestina occupano l’università Federico II
Oppure: Attacco alla Flotilla, a Napoli un corteo: “Antisionisti, non antisemiti”
Segui SiComunicazione su Google News