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Viaggio nei bassi di Napoli al tempo del Coronavirus

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Passano le ore, i giorni. C’è chi conta i minuti che separano il sole dalla luna, il risveglio dal sonno e c’è chi impiega quel tempo diversamente, cercando di distrarsi tra un gioco e un impegno. La vita in quarantena è complessa per tutti; ancor di più per chi vive in pochi metri quadrati con molte persone in casa. Lo è per chi si ritrova costretto a non lavorare, per chi deve pagare le bollette e non sa come fare. Lo è per chi vive tra i cosiddetti vichi e vicarielli; in quelle case che sono note come bassi. Gente comune, umile. Cittadini che stanno compiendo il proprio dovere: restare a casa ma che sul futuro non hanno più alcuna certezza. Si appellano al sindaco e ai politici affinché arrivino mascherine, sperando di essere supportati economicamente domani, quando il coronavirus non ci sarà più e si dovranno raccogliere le proprie forze per ricostruire una vita fuori dalla proprie mura.

Di Simone Illiano

https://www.sicomunicazione.it/viaggio-nei-bassi-di-napoli-al-tempo-del-coronavirus/

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