2300, il numero ideale, a fronte dei meno di 1300 dell’organico attuale, 1233 per la precisione di cui 138 con contratto a tempo determinato, nuovi assunti attualmente con un part time a tre giorni la settimana. Queste le cifre reali e sperate della capienza del corpo di Polizia Municipale della Città di Napoli, alle prese con le oramai endemiche carenze di organico che minano l’organizzazione urbana. La giunta Manfredi vede la responsabilità del corpo dei vigili urbani in capo all’ex questore Antonio de Jesu, che sta cercando di dare un maggiore slancio alle attività necessarie per l’ordine e la sicurezza dell’antica Partenope. Riorganizzazione, questa la parola chiave avanzata da De Jesu in commissione consiliare, rimodulare ovvero le 11 unità operative in dieci, operazione tesa a recuperare personale e farlo coincidere con le dieci municipalità in cui è suddivisa la città. Sul fronte necessità si è deciso in sede di bilancio di destinare un milione di euro in più al corpo, operazione che consentirà al comandante Ciro Esposito di poter avere a disposizione un giorno in più alla settimana gli agenti a tempo determinato. L’immissione di nuove forze si rende altresì necessari in quanto la legge prevede che, dopo i 61 anni, gli agenti non possano prendere parte a determinate mansioni, dalla quale sono dispensati anche 170 agenti per motivi di saluti e coloro che sono ritenuti parzialmente idonei al lavoro in strada. De Jesu, da esperto di ordine pubblico, sta cercando ogni strada per efficientare il servizio passando da un semplice obiettivo, diminuire gli agenti a piedi e aumentare i motorizzati e formarli maggiormente sulle attività da svolgere. Una ultima voce in capitolo viene dal PNRR, che consente di assumere personale per la riscossione, mettendo a disposizione gli addetti attualmente impegnati al servizio, circa 65. Ulteriori fondi potrebbero giungere dall’aumento delle riscossioni sulle infrazioni al codice della strada.