Dopo l’ennesimo caso di aggressione ai danni di medici e sanitari avvenuto all’interno del Vecchio Pellegrini di Napoli, la Funzione Pubblica della CISL campana è tornata a esprimersi con parole dure. “Dalle aziende vogliamo fatti, non basta la solidarietà”, la denuncia della FP CISL.
FP CISL contro la violenza negli ospedali
“Quanta ipocrisia! Il rosario di solidarietà diffuso dopo l’ennesima aggressione ai sanitari dell’ospedale Pellegrini non serve a nessuno. Sembrano atti dovuti con i quali in qualche modo ci si pulisce le coscienze, fino al prossimo episodio. E’ il momento di dire basta davvero. Perciò rispediamo ai mittenti queste dichiarazioni, che sanno molto di circostanza o di rassegnazione. Se sono così sensibili sulla questione, mettano in campo fatti, non parole, ed attuino le leggi”. Si apre così il manifesto di denuncia firmato dai leader della FP CISL Lorenzo Medici (Campania) e Luigi D’Emilio (Napoli).
“Ci sono norme dello Stato che prevedono l’attuazione delle misure di prevenzione e di protezione a garanzia dei livelli di sicurezza del personale. Perché non si concretizzano?”, domandano Medici e D’Emilio nel comunicato. “Parliamo prima di tutto di adeguamento degli organici e dei mezzi necessari a far funzionare al meglio i pronto soccorso, ma anche di filtri all’ingresso, lasciando libero accesso solo all’ambulanza per un pronto intervento sul paziente, per evitare che, come succede adesso, diventino luoghi aperti a tutti. Parliamo di interventi strutturali a protezione dei locali per impedire che chiunque possa entrare senza problemi e di individuazione di team addestrati a gestire le situazioni critiche. Sono cose semplici che si possono fare rapidamente, e che rappresenterebbero una prima, importante barriera protettiva”.
“Anziché perdere tempo a scrivere comunicati, chi di dovere farebbe bene ad applicare le norme individuando le misure preventive da realizzare subito“, concludono i segretari della Funzione Pubblica CISL campana. “Il diritto alla salute riguarda tutti, anche quelli che sono impegnati ogni giorno a curare gli altri. Per affermare la sicurezza fino in fondo, la CISL Funzione Pubblica, come già annunciato nelle settimane scorse, è pronta a costituirsi parte civile nei procedimenti. Perché è un investimento a tutela di tutti, anche per chi cerca in modo dissennato di violarla”.
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