Si è chiusa stamane con l’arresto per violenza sessuale aggravata l’indagine su un tecnico di laboratorio dell’Università “Federico II” di Napoli ritenuto responsabile di aver molestato ripetutamente diverse studentesse. All’alba dell’incontro in Prefettura sulla Sicurezza e l’Ordine Pubblico con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, tra gli studenti scesi in piazza per manifestare la propria rabbia e il proprio dissenso rispetto la gestione delle scuole e delle università da parte del Governo qualcuno si è anche espresso in merito alla sicurezza sul territorio.

L’appello delle studentesse in corteo

“Non è il primo caso né l’ultimo del genere“, ha commentato una studentessa iscritta all’Università “L’Orientale” di Napoli che, questa mattina, è scesa in piazza in corteo assieme a un altro migliaio di colleghi universitari e liceali. “Rivendichiamo di avere dei luoghi sicuri nei quali studiare, come donne e come studentesse”.

“Certe volte camminare per strada o a scuola con gli sguardi continui puntati addosso non è un piacere. Non è giusto che delle persone debbano sentirsi così”, ha raccontato invece una giovane studentessa liceale parte del collettivo Kaos. “La scuola dovrebbe essere il nostro posto sicuro: se all’interno della scuola, che per noi dovrebbe essere come una seconda casa, dobbiamo sentirci in pericolo, non sicuri di noi stessi, è davvero un peccato”.

Le indagini che hanno incastrato il tecnico

Le indagini che hanno incastrato il tecnico di laboratorio in servizio presso il Dipartimento di Biologia dell’Ateneo federiciano erano scattate in seguito alla querela sporta da una studentessa ai Carabinieri. La giovane, a quanto si apprende, aveva spiegato in sede di denuncia di essere stata costretta a subire atti sessuali all’interno di locali dell’Università nel mese di novembre 2021.

Con la collaborazione istituzionale di alcuni organismi universitari, i militari sono riusciti ad acquisire gravi indizi circa le condotte perpetrate negli anni da parte del tecnico: almeno altre 5 giovani studentesse sarebbero state oggetto di molestie da parte sua. Accusato di violenza sessuale continuata e aggravata, il tecnico è ora ai domiciliari.

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