L’Italia si accinge a vivere la Pasqua in zona rossa. Un unico colore tingerà lo stivale da Sabato Santo 3 aprile, a Lunedì in Albis, 5 aprile. Una stretta necessaria, forse non l’unica, dato che i contagi sembrano non diminuire così come le ospedalizzazioni e si è ancora lontani dall’obiettivo primario dei 300 mila vaccini al giorno che ne dovranno diventare mezzo milione.
Vi sono però determinati parametri che saranno meno rigidi rispetto a quelli della consueta zona rossa. In particolar modo la possibilità di recarsi in casa di altri, rispettando gli orari del coprifuoco, per festeggiare le festività pasquali. Due per ogni nucleo familiari più i figli minori di 14 anni. Consentito lo spostamento come ogni domenica per recarsi a messa e alle altre funzioni delle confessioni cristiane. Nessuno spostamento tra regioni è consentito mentre per quanto riguarda le seconde case in Campania vige a tutt’oggi il divieto di recarvisi per i residenti nella regione.
Per quanto riguarda le attività commerciali e la possibilità di fare sport vigono sempre le regole dell’asporto e del domicilio e della possibilità di effettuare attività fisica individuale non distanti dalle proprie abitazioni.
Nell’ambito delle regole, quindi: saranno vietate le gite in comitiva fuori porta, le celebrazioni eucaristiche saranno effettuate in orari da consentire il rientro per il coprifuoco e in Campania, secondo le disposizioni regionali, sarà vietato recarsi in pellegrinaggio presso il Santuario della Madonna dell’Arco nella giornata di lunedì in Albis.