“Nulla potrà restituirmi la mia Vincenza, tutto il resto conta davvero molto poco”. Con queste parole Andrea Cannavale racconta a Maria Chiara Aulisio sulle pagine de Il Mattino la drammatica vicenda che ha visto morire la compagna poche ore dopo il parto. Vincenzo sta bene, è un bambino sano di 4 chilogrammi. E’ ricoverato in ospedale perché in seguito a un parto difficile, per prassi, il protocollo sanitario obbliga una osservazione del neonato per una settimana.

Chi era Vincenza Donzelli

“Una donna straordinaria che in questi anni ha fatto un lavoro eccezionale per la città di Napoli“. Andrea ripercorre le tappe della vita lavorativa e sociale di Vincenza per la quale ha deciso di fondare un’associazione. “Era innamorata di questa città. A Palazzo Serra di Cassano, il “suo” spazio, era diventata punto di riferimento della cultura napoletana. Organizzava mostre, dibattiti, presentazioni. Poi amava accompagnare i visitatori, stranieri e non, sotto terra nella Galleria Borbonica“.

Le cause della morte in ospedale

Vincenza Donzelli è morta all’ospedale Cardarelli, poche ore dopo il parto avvenuto all’Ospedale Internazionale, una clinica privata del centro città. La quarantatreenne dopo avere dato alla luce Vincenzo lo ha visto ed è tornata in camera, qualche minuto dopo però ha avvertito un malore. Da quel momento è tornata in sala operatoria e poi è stata trasferita al Cardarelli dove i dottori non hanno potuto salvarle la vita.

Tragica fatalità o errore negligenza umana

Nei giorni subito successivi al decesso la Procura ha avviato un’indagine sequestrano le cartelle cliniche della donna dai due ospedali nella quale è stata ricoverata. Ora toccherà alla magistratura capire se si sia trattato di una tragica fatalità o di un errore umano. Di certo resta che nessuno potrà ridare una mamma al piccolo Vincenzo.

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