“Sono dispiaciuta ed amareggiata per la piega che sta prendendo questa questione. Mi sembra doveroso chiarire. Ho incontrato i due turisti israeliani perché hanno denunciato di essere stati insultati e mandati via da un locale in quanto ebrei. Quando li ho incontrati erano appena stati dai carabinieri. L’ho fatto perché come assessora al Turismo di un’amministrazione aperta, dialogante e progressista, non potevo far passare l’immagine di Napoli come città discriminante e antisemita”. Lo dice l’assessora al Turismo del Comune di Napoli, Teresa Armato dopo la vicenda della lite nella Taverna Santa Chiara tra la ristoratrice e i due clienti che sostenevano le ragioni israeliani. “Questa scelta non ha niente a che fare con la mia posizione politica di totale presa di distanza dall’orrore di Gaza e ed a favore del principio di due popoli e due Stati. Ne ho parlato con la Comunità palestinese di Napoli che ho incontrato in più occasioni da quando sono assessora, anche durante la cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria ad Assange, in cui ero in prima fila. Sono pronta a incontrare e a parlare di questo anche con la ristoratrice e nuovamente con i rappresentanti della comunità palestinese. Come ha detto il sindaco, bisogna far vincere il dialogo e combattere il clima di odio che non può essere nutrito in una città come Napoli, da sempre tollerante e inclusiva”, conclude Armato
